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Moda etica: la sfida delle 100 volte

> 100 wears challenge, ovvero la sfida dei 100 giorni

Conoscete la sfida delle 30 volte? L’idea è stata lanciata alcuni anni fa da Livia Giuggioli, nella versione “30 wears”: non buttare un capo se non l’hai indossato almeno 30 volte.
La sfida è stata poi rielaborata da un piccolo brand americano che produce abiti in lana merino, realizzati con molta cura e attenzione a tutti gli aspetti di sostenibilità etica e ambientale della produzione.
Wool&, questo il nome del brand, ha avuto un’idea brillante: proporre alle proprie clienti di indossare per 100 giorni uno dei loro capi. Chi riusciva a portare a termine la sfida (documentandola quotidianamente tramite immagini postate sui social) avrebbe  ricevuto uno sconto per acquistare un altro capo dello stesso marchio.

Il brand sul proprio sito offriva tantissimi spunti sia per prendersi cura del capo in modo che l’utilizzo continuativo non lo rovinasse e non si sporcasse, sia per   trovare ogni giorno un modo diverso per indossarlo. 

> Cosa ci insegna la 100 wears challenge?

Questa sfida ci è piaciuta moltissimo perchè permette di far passare alcuni concetti molto importanti per un vestire veramente etico e sostenibile:

  1. affinché un capo sia usato più di 100 volte (consecutive o no) deve essere di buona anzi ottima qualità: nei tessuti, nelle linee, nelle cuciture e dettagli;
  2. se hanno colori, linee e modelli interessanti  e ben pensati gli abiti non invecchiano da una stagione all’altra, quindi possono essere portati per anni, passati di persona in persona;
  3. un capo che rispecchia i punti uno e due è un investimento che dura nel tempo e quindi anche se costa di più di capi fast fashion usa e getta, in realtà il suo valore si ammortizza nel tempo. E quindi alla fine costa pure di meno! Come fare la prova? Semplice: dividi il costo per 100, cioè per le volte che lo userai.
  4. Facciamo la prova? Prendiamo il capo più basico di tutti, una t-shirt bianca. Una t-shirt di fast fashion può costare tra i 5 e i 10 euro, mentre una delle nostre magliette Trame bianca in cotone biologico (questa) costa 38 euro. La t-shirt fast fashion la indosseremo sì e no 10 volte e già al secondo-terzo lavaggio troveremo qualche magagna, mentre la maglietta Trame  possiamo portarla tranquillamente le nostre 100 volte. E ora controlliamo il valore ammortizzato: per la fast fashion (10 utilizzi) sono circa da 0,50 a 1 euro, mentre per la maglia Trame arriviamo a 0,38 (con 100 utilizzi)!

> La nostra “sfida” Trame REMIX!

I capi Trame sono pensati progettati e realizzati in questa ottica: sono fatti con cura e con materiali di qualità per resistere all’uso e ai lavaggi, hanno linee e colori senza tempo che non invecchiano tra una stagione e l’altra ma possono ricombinarsi e essere reinventati ogni volta. 

Per questa Fashion Revolution Week abbiamo allora pensato di mettere alla prova  alcuni dei nostri capi  Trame, abbinando tra loro capi di diverse collezioni, per darvi uno spunto e mostrare in pratica come restano belli e quanto sia divertente questo mixare collezioni diverse.

Proporre ed educare al “remix” è un modo per diffondere un’idea diversa della moda e del consumare e lo si può fare in modo giocoso, mostrando quanto può essere creativo e divertente sbizzarrirsi tra capi che già si possiedono e qualche nuovo arrivo.