organic t-shirt

Cosa sta succedendo al cotone bio e fairtrade?

Le t-shirt della collezione PE 2022 Pensieri al Vento sono in cotone biologico ma, diversamente dagli altri anni, non certificato Fairtrade. E, nonostante questo, hanno subito un leggerissimo aumento di prezzo. Il motivo non dipende da noi che, come vedete nello specchietto del prezzo trasparente, abbiamo addirittura abbassato il nostro margine rispetto alla collezione precedente e mantenuto invariato quello delle botteghe. Il motivo è connesso al mercato mondiale del cotone e più precisamente del cotone biologico e Fairtrade.

Gli aumenti di prezzo sono dovuti, infatti, alla difficoltà di approvvigionamento di cotone con le due certificazioni GOTS (bio) e Fairtrade, a causa di un fortissimo aumento della domanda, poiché anche multinazionali del tessile e del fast fashion come Zara, H&M, OVS hanno richiesto, per le loro collezioni, cotone con queste caratteristiche, tanto che quando abbiamo fatto noi l’ordine presso i nostri fornitori ci è stato riferito che era disponibile solo una piccola quantità di cotone certificato GOTS ma non Fairtrade. L’India, principale produttore di cotone bio e Fairtrade, infatti ha venduto la maggior parte del cotone grezzo certificato alla Cina (dove le multinazionali di cui sopra hanno i principali terzisti) ed è rimasta con pochissime scorte, tanto che coltivatori e aziende tessili Indiane hanno scioperato a più riprese e fatto pressione perché venga messo un limite all’esportazione del cotone bio e FT all’estero per poterlo lavorare all’interno del paese.

Questi due anni di pandemia, inoltre, hanno reso più costosa e più difficile la certificazione e la produzione non è riuscita a stare dietro all’aumento della domanda di questo tipo di cotone.

Altro fattore molto influente sul prezzo è stato l’aumento -come vedete nella tabella- dei costi di trasporto internazionale, valido per tutte le merci, non solo per il cotone.

Le t-shirt sono, dunque, in cotone biologico certificato secondo lo standard GOTS che regola primariamente  il metodo di coltivazione e trasformazione del cotone secondo rigidi standard ambientali,  ma include anche il monitoraggio di standard sociali.

Infatti, GOTS valuta la lavorazione e la produzione di tessuti sulla base di criteri sia ambientali che sociali. Ciò significa controllare tutto, dai fertilizzanti/pesticidi chimici utilizzati al trattamento etico dei lavoratori. Per ottenere la certificazione GOTS , è obbligatorio soddisfare tutti i criteri. Ad esempio si controlla che nella piantagione ci sia libertà di associazione e contrattazione collettiva, non vi sia discriminazione di sesso o di etnia, non venga praticato lavoro minorile, vi sia un compenso adeguato e forme di tutela sanitaria.

La diffusione del cotone biologico quindi permette quindi una certa forma di controllo e di trasparenza sulla materia prima. Per quanto riguarda il resto della filiera noi possiamo continuare a garantire l’eticità del processo poiché il cotone grezzo viene lavorato e confezionato in t-shirt da Armstrong, nostro consolidato partner che, anche in assenza di certificazione formale FT, assicura il rispetto dei criteri del commercio equo. 

E di questo, invece, non danno garanzie le multinazionali fast fashion che pur partendo da una materia prima certificata, non danno assicurazioni né trasparenza sui passaggi successivi (in che fabbriche viene lavorato il cotone bio e FT? Da chi? Con quale trattamento?).